mercoledì 17 febbraio 2010

EMOZIONI E REAZIONI IN FLORITERAPIA

rimedi floreali pur provenendo dai fiori non contengono componenti fisiche delle rispettive piante di origine. Agiscono solo a livello "vibrazionale", influiscono cioè ripristinando, ciascuno in maniera specifica, le vibrazioni energetiche proprie dello stato di salute. I fiori quindi, tendono a rimuovere stati d'animo ed emozioni negative che contribuiscono all'insorgenza delle malattie. In definitiva la floriterapia può essere più propriamente considerata "una cura per l'anima".
La domanda che nasce a questo punto è "come può un equilibrio emotivo influire positivamente sull'andamento di una malattia ?". La risposta ce la può dare una recente branchia della medicina, la PNEI:
Psico neuro endocrino immunologia: dove Corpo e Mente si Incontran

Per esprimere la “grande connessione” tra i sistemi dell'organismo un tempo ritenuti indipendenti, è nata una nuova branca della Medicina, la Psiconeuroendo-crinoimmunologia, indicata con la sigla PNEI, a cui apportano il loro contributo, studiosi di diverse specialità come neurologi, psichiatri, biologi molecolari, immunologi, endocrinologi. Questa disciplina indaga le modalità con cui la psiche, il sistema nervoso ed il sistema immunitario s'influenzano in modo vicendevole. Al di là dell'interesse speculativo, questo nuovo campo d'indagine appare interessante e proficuo per le prospettive pratiche che consentirebbero di prevenire l'insorgenza di alcune malattie o di contribuire alla loro guarigione.
Oggi appare sempre più evidente che il corpo non è solo una macchina, in senso meccanicista e non ha più senso ritenere che il cuore o il cervello siano la sede unica delle emozioni e della coscienza. Se fino a qualche anno fa si riteneva che i neuropeptidi costituissero la forma di linguaggio e di comunicazione delle cellule nervose tra loro o con le cellule muscolari o con quelle ghiandolari, attualmente, si può affermare con certezza che queste molecole sono prodotte anche dalle cellule immunitarie e viceversa queste ultime sono dotate di recettori, sorta di chiavi molecolari inserite nella loro membrana cellulare, che ricevono e decodificano la comunicazione portata da neuropeptidi prodotti in altri organi ed apparati. Si può così concludere che i neuropeptidi sono mediatori sia delle informazioni sia delle emozioni e che agiscono nei più svariati sistemi dell'organismo.
Il sistema immunitario è oggi considerato come un organo recettore periferico, un “sesto senso” che percepisce elementi dell'ambiente che sfuggono ad altri sensi, elementi non solo connotati in senso biologico stretto ma caratterizzati da valenze cognitive.
Stanno emergendo dati sempre più numerosi che evidenziano l'effetto immunodepressivo dello stress e viceversa l'azione potenziante le difese immunitarie che è esercitata da uno stile di vita in cui il ruolo stressogeno viene ridotto con svariate modalità.
Lo stress, infatti, ha molteplici ripercussioni sul corpo ma anche sulla mente. La mente stessa contribuisce all'insorgere dello stato di stress attraverso la valutazione cognitiva di quello che ci accade, in relazione al significato che non gli attribuiamo e alle modalità di cui disponiamo per farvi fronte. A parità di evento, ci si può sentire “sfidati” a dare il meglio di sé, o abbattere, ritenendo l'accadimento una calamità che rende impotenti. Nel primo caso lo stress è benefico, e si configura, come lo definiva lo studioso Selye, il “sale della vita”, che dà sapore alla nostra quotidianità, spingendoci all'azione ed all'evoluzione personale. Al contrario, nella seconda eventualità, diventa la premessa per una condizione d'impotenza, che se intensa o protratta può evolvere in depressione, con un coinvolgimento della psiche e del corpo, anche attraverso la sua influenza sulle funzioni immunitarie, che vengono modulate negativamente, così da esporre l'individuo ad un maggior rischio di malattia.

LE EMOZIONI CREANO LA REAZIONE
Ecco le tipologie emozionali in cui la floriterapia può essere di grande aiuto:
•Vergognarsi della propria malattia
•Sentirsi osservati, giudicati
•Avere timore che possa esserci una ricaduta o un peggioramento
•Pensare che i farmaci che si stanno prendendo non avranno alcun effetto
•Avere problemi di memoria e di concentrazione
•Avere problemi di stanchezza e di affaticamento o di insonnia
•Le problematiche si accentuano con i cambi stagione o temperatura
•Incubi
•Dolore riguardante qualcosa accaduto in passato che non si riesce a togliere dalla mente
•Emozioni di odio e rancore verso il destino o la vita
•Non farcela più
•Sentirsi scoraggiati ad ogni minimo sintomo
•Essere certi che non c'è nulla in più da fare e che nulla funzionerà
•Avere rabbia verso le persone che non hanno problemi di salute
•Avere timore per il futuro dei propri figli
•Tristezza e malinconia
•Disperazione
•Non voler più vedere o frequentare nessuno
•Pensare che nessuno può capire il proprio stato
•Rinunciare a tutto ciò che potrebbe essere fatto perchè ci si sente sopraffatti
ma la floriterapia è utile anche nei piccoli disagi emozionali di ogni giorno che ci procurano ansia o tensione, o per aiutare l'effetto dei farmaci e diminuire gli effetti collaterali e per alleviare piccoli disagi dovuti alla malattia.
La floriterapia non è una metodologia causa-effetto, quindi non esiste un rimedio (o più rimedi) floriterapici specifici per una malattia. Non si può fare un "protocollo" valido per tutti, perchè ogni persona è a se stante, ed il sintomo, lo stesso sintomo, ha una valenza diversa come ogni situazione è vissuta emotivamente in maniera diversa. I Fiori funzionano “sfoglia di cipolla”, ovvero vengono presi in considerazione le emozioni e gli stati d'animo negativi di quel particolare momento, e man mano che si tolgono gli strati più superficiali si procede verso il centro del problema. Ma nella mia esperienza, ci sono dei fiori di Bach che uso più di altri. Farò una piccola rassegna di fiori utilizzati, tenendo presente che dalla lista vengono scelti quelli che più sono adatti alla persona in quel determinato momento.
In generale, i fiori che si usano per la malattia in sé sono STAR OF BETHLEHEM – ANGELICA – CENTAURY – SCLERANTHUS – WATER VIOLET – SELF HEAL – GORSE – HOLLY - PINE - BLUBELL.
Questo perché si approccia alla malattia secondo il ragionamento fatto prima, quindi una malattia autoimmune, in molti casi con ricadute e remissioni, che prende solo una parte del corpo, una barriera ematoencefalica che fa entrare ciò che non deve, un impulso nervoso che si disperde, la chiusura su se stessi rispetto al mondo esterno e l’incapacità del sistema immunitario di capire la giusta direzione dove agire. La stanchezza è un sintomo che accomuna tutti i tipi di malattie e ci sono vari fiori che possono aiutare ad affrontarla, come OLIVE, CENTAURY, MACROCARPA, WILD ROSE, HORNBEAM.
I cambiamenti sono quelli che si affronatano male durante qualsiasi malattia. Affrontati male e con lunghi tempi per abituarsi. A partire dai cambiamenti climatici (infatti i periodi i periodi di cambio stagione sono i più complicati ed quelli in cui più facilmente c’è una esacerbazione).
Quindi senza dubbio l’essenza floreale per eccellenza è WALNUT, seguita da STAR OF BETHLEHEM, CRAB APPLE, BEECH, HONEYSUCKLE.
In moltissimi casi la malattia è accompagnata da depressione a causa del non vedere una via d’uscita, del non sapere se arriva una ricaduta e cosa comporta, se verranno riprese le funzionalità dopo una ricaduta, ecc.
I fiori più usati sono GORSE, SWEET CHESTNUT, MUSTARD, GENTIAN, WARATAH, WILD ROSE, WHITE CHESTNUT, WILLOW.
Un altro problema nella malattia sono le caratteristiche peculiari della stessa che ti fa sentire con una spada di Damocle sulla testa, sono le paure di come evolverà la malattia. Per queste uso maggiormente fiori di Bach come MIMULUS, ASPEN, ROCK ROSE, CHERRY PLUM, WHITE CHESTNUT
La chiusura, la rigidità (anche nel corpo c’è rigidità), la difficoltà di amare e di rapportarsi all’esterno sono affrontate con WATER VIOLET, ROCK WATER, AGRIMONY, CHICORY, BLUBELL
Ed infine quando inizia una ricaduta, è bene prendere per qualche giorno il TETRAREMEDY (Rescue Remedy + Walnut + Sweet Chestnut + Elm).

COME SPIEGA E.BACH LA MALATTIA
La concezione della malattia spiegata dal dr. Edward Bach
“… La malattia non sarà mai curata né sradicata dagli attuali metodi materialisti, per il semplice fatto che la malattia nella sua origine non è materiale. Ciò che noi conosciamo della malattia è la conseguenza ultima prodotta nel corpo, il prodotto finale di forze che agiscono in profondità per lungo tempo, e anche se il solo trattamento materiale ha apparentemente successo, ciò non costituisce altro che un temporaneo sollievo, se non si è eliminata la causa reale della malattia. … La malattia è nella sua essenza il risultato di un conflitto tra l'Anima e la Mente e non sarà mai sradicata, se non con uno sforzo mentale e spirituale.

…Viene poi un quarto principio ed è che fino a quando la nostra Anima e la nostra personalità sono in armonia, tutto è gioia e pace, felicità e salute. Il conflitto sorge quando la nostra personalità si distacca dalla via tracciata dall'Anima, sia per l'influsso delle nostre passioni, sia perché suggestionata dagli altri. Questo conflitto è la causa profonda della malattia e dell'insoddisfazione. Poco importa il nostro lavoro in questo mondo – lustrascarpe o re, proprietario di terre o bracciante, ricco o povero – finché svolgiamo questo compito particolare secondo le direttive dell'Anima tutto procede bene, e noi possiamo essere sicuri che qualunque posizione occupiamo nella vita, di comando o subalterna, contiene le lezioni e le esperienze necessarie a questo momento della nostra evoluzione, e ci dà la migliore possibilità per il nostro sviluppo." (Edward Bach – Guarisci te stesso)

La floriterapia non è una terapia medica, ed i fiori non sono farmaci e non hanno alcun effetto biochimico sull'organismo, ma lavorano solo sugli stati d'animo a livello emozionale in quanto non contengono particelle attive. Tutti gli esperimenti di autocura, interruzione o di riduzione arbitraria del dosaggio di farmaci prescritti, condotti al di fuori del controllo medico, ricadono esclusivamente sotto la responsabilità di chi li effettua.
IN OGNI POSSIBILITA' di cura esiste un limite che può conoscere solo chi si trova nella malattia,ma spesso l'ansia lo stress può confondere questi limiti e sbagliare assunzione,ritengo che per una buona terapia floriterapica è indispensabile l'ausilio di un esperto

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